CALCIO – Una ricerca su internet e poi l’idea geniale. I bianconeri hanno ricevuto dal piccolo club inglese una sciarpa e una lettera che dà il via a una possibile grande amicizia tra i due club
“Dopo qualche recente ricerca e studio sul sito della UEFA abbiamo appreso che siete l’unica squadra professionistica soprannominata ‘I Picchi’ che è anche il nostro soprannome (“The Woodpeckers”). Oltre ad avere questo in comune, condividiamo anche gli stessi colori sociali e le stesse maglie a strisce verticali bianconere. Per via di tutte queste cose che ci accomunano, abbiamo acquisito grande interesse per le sorti dell’Ascoli Calcio 1898. Vorrei cogliere l’occasione per augurarvi buona fortuna per la stagione sportiva a nome di tutto il consiglio di amministrazione e della direzione del Woodbridge Town. Vi invio una delle nuove sciarpe della nostra squadra in segno di amicizia. E, come diciamo da queste parti nel Suffolk: “Up the Peckers!”, Forza Picchio!!!”.
Un Picchio dall’accento british, col suo becco, ha bussato forte e chiaro alla porta dell’Ascoli. A scrivere, per conto del club inglese, è il Board Member Ben Ramsey, un factotum del piccolo Woodbridge Town Football Club, formazione militante nel nono campionato inglese e che vanta 135 anni di storia. Nella sede dell’Ascoli si son visti recapitare un pacco con una lettera e una sciarpa bianconera. “In estate ho fatto alcune ricerche – dice Ramsey – ho googlato ‘Woodpeckers’ alla ricerca di altre società che avessero il ‘picchio’ come simbolo e soprannome e l’unica società europea era proprio l’Ascoli. Da poco avevamo ricevuto le nuove sciarpe e lì mi è scattata l’idea di inviarne una anche alla società bianconera. Non ho resistito e una volta che l’Ascoli Calcio ha postato il tutto su facebook, tanti fan italiani hanno iniziato a seguirci. Certo, non siamo il Chelsea o il Manchester City, ma un piccolo club di Eastern Counties Football League che conta circa 200 spettatori a partita e il secondo posto della scorsa stagione è stato il miglior risultato della nostra storia”.
Se al Del Duca si sogna un campionato di serie B da protagonisti, il piccolo club bianconero britannico per una volta si è sentito grande e vincitore al di fuori del campo. E’ bastata una ricerca, a tempo perso, per dare il via a quello che potrebbe definirsi un gemellaggio 2.0 ai tempi di internet, ma anche a una collaborazione importante con l’ambizioso Ascoli che punta alla massima serie nazionale.