SERIE B – Il pari di Salerno è stato positivo. I bianconeri quando spingono fanno male a tutti
di Mario La Rocca
Quanti dubbi può sollevare un pareggio ottenuto a Salerno? Sicuramente molti, anche se poi vanno analizzati anche i tanti momenti di un match che poteva finire anche in altro modo. Il calcio ti regala tante variabili e non c’è mai, o quasi, un esito scontato senza se e senza ma. E così è stato anche ieri sera all’Arechi di Salerno dove i bianconeri hanno trotterellato nel primo tempo pagando a caro prezzo un errore di posizionamento in occasione del vantaggio granata con Lombardi.

Il primo tempo dei bianconeri è stato un passo indietro rispetto alla gara interna contro il Cosenza, poca qualità di gioco e soprattutto poca pressione sugli avversari. Poi però succede che c’è un secondo tempo da giocare e così come accaduto sette giorni fa la mossa, forse della disperazione, d’inserire una terza punta e di togliere un centrocampista, anche questa volta Brlek a dir la verità un po’ appannato. Sarà la mossa vincente, o quasi, perché da quel momento in poi l’Ascoli chiude l’avversario all’interno della propria metà campo concedendogli poco e soprattutto facendo molto, oltre al gol del pari di Scamacca, la palla gol clamorosa arriva sui piedi di Cavion, forse il migliore in campo per generosità e qualità al servizio della squadra. L’Ascoli avrebbe potuto vincere la partita, ma d’altro canto se si guarda in faccia alla realtà, cosa sarebbe potuto cambiare se l’assistente Capone di Palermo non avesse segnalato il fuorigioco inesistente di Kondo al 13’ della ripresa? La Salernitana avrebbe trovato il gol del 2 a 0 e forse eravamo qui a raccontare un’altra partita.
Una considerazione va fatta. Questa squadra riesce a tirar fuori il carattere nei momenti difficili e lo fa con la qualità di tutti i suoi uomini offensivi e non è un caso. Era accaduto anche contro il Cosenza e grazie alle qualità di cui dispone mister Zanetti, l’Ascoli quando spinge costringe gli avversari ad abbassarsi. Come si dice in questi casi, tre indizi fanno una prova? Aspettiamo Empoli e poi lo scopriremo.
