SECONDA – Il portiere della Treiese Claudio Liuti ripercorre una stagione straordinaria
Una delle grandi imprese del sabato sportivo l’ha firmata la Treiese. I ragazzi hanno pareggiato il derby con l’Abbadiense e staccato il pass per la salvezza diretta. Uno dei grandi protagonisti di questa annata è stato Claudio Liuti, 43 anni e portiere di grandissima esperienza. Arrivato a dicembre con la squadra ultima è riuscito, insieme alla squadra, a invertire la rotta e portare a casa un risultato magnifico.
“Quest’anno avevo iniziato a San Claudio la stagione poi a dicembre ho deciso di andare via e volevo una sfida che andasse oltre l’asticella di soglia massima, diciamo una cosa simile a Ibra quando scelse il Milan perché in quel momento era la squadra messa peggio e dove poteva cambiare la storia, così ho fatto io mi sono arrivate parecchie richieste a dicembre ma una su tutte mi dava quel senso di sfida impossibile: la Treiese, ultima in classifica neo promossa perchè ripescata dalla terza con tutti giocatori che da anni hanno fatto solo la terza. Ho detto si, questa è la mia sfida andare lì e salvare questa squadra. Un obiettivo quasi impossibile. È stata dura lo ammetto ho trovato giocatori non abituati a certi campionati ma che giocavano solo per divertimento ho messo ordine, regole pressione, esperienza e pian piano siamo riusciti ad arrivare alla salvezza matematica ieri pomeriggio ad una giornata di anticipo con la 7 miglior difesa del girone proprio quella squadra che a dicembre era ultima in fondo alla classifica con appena 5 punti. Questa salvezza vale davvero come un campionato vinto ed io ne ho vinti 7 so cosa significa ma davvero questa salvezza è stata qualcosa che mi ha gratificato molto a livello personale. So di aver compiuto un’impresa di aver fatto crescere un ambiente e di aver fatto salvare una squadra che davvero aveva pochissime chance. Ho fatto una cosa simile a Ribery con la Salernitana sono andato all’inferno per poi uscirne da vittorioso. Andare oltre la propria asticella massima da palcoscenici importanti come ero abituato ad una squadra disastrata ripescata ed allo sbando è stata una delle cose più gratificanti che ho fatto a livello calcistico. Ad una certa età sono queste cose impossibili che ti danno quell’adrenalina smisurata e ti fanno sentire vivo calcisticamente parlando. Questa cosa vale anche più delle 650 presenze è stata una cosa che ha superato la mia asticella. Cambiare la storia di una squadra e quest’anno l’ho fatto ieri nello scontro diretto contro l’Abbadiense eravamo 1-1 all’83 un tiro al volo diretto all’incrocio con io posizionato avanti sembrava la disfatta invece sono riuscito ad arrivarci a mano piena una parata davvero bella e difficile e forse una delle più belle fatte in carriera è stata la ciliegina finale alla storia. Diciamo il punto finale a questa sfida. Un grande ringraziamento a tutti i compagni: tutti insieme siamo riusciti a raggiungere questo grande traguardo”.
