PRIMA CATEGORIA – Il responsabile Paolo Stefanelli ricorda quando dopo 10 gare la squadra sembrava spacciata. “Fatto qualcosa di importante”
Nel girone C di Prima Categoria il Portorecanati era a quota 2 punti dopo 10 partite e sembrava già una stagione da dimenticare. Da quel momento però sono arrivati mister Moriconi in panchina e tanti nuovi dirigenti che hanno cambiato la situazione e la squadra si è salvata chiudendo a quota 40 punti all’ottavo posto in graduatoria. Tra i nuovi arrivi ha avuto un certo ruolo anche il responsabile della prima squadra Paolo Stefanelli, che ai nostri microfoni traccia il bilancio di questa stagione. “Quando siamo arrivati la salvezza diretta era follia anche solo a pensarlo, più che altro da un punto di vista matematico. Poi abbiamo cominciato a ingranare, le altre sopra hanno rallentato ma le altre sotto correvano veloce come noi, perché in fondo Casette d’Ete, Real Elpidiense, Argignano hanno fatto tantissimi punti; alla fine ci siamo trovati a pochi punti dai playoff, non nego che ci abbiamo pensato ad un certo punto. Ci sono state poi due partite in casa con Belfortese e con San Claudio perse negli ultimi minuti che ci hanno un po’ condizionato, le ultime giornate potevamo solo salvarci poi. Però per rendere l’idea di quello che abbiamo fatto, quando siamo arrivati eravamo a 2 punti e il Potenza Picena era a 23, abbiamo chiuso il campionato a quota 40 pari, loro sicuro sono calati e li cito solo come esempio”.
La chiave di questo cambio di marcia “è stato il mister. Moriconi ha fatto un qualcosa di eccezionale dal punto di vista psicologico e non solo. Siamo arrivati a fine campionato con un gruppo di giocatori veramente trasformati, è difficile oggi per un dirigente del porto Recanati prendere decisioni diverse dalla permanenza in squadra di questi giocatori. Solamente mister Moriconi, con l’aiuto di tutti i dirigenti, è il vero artefice di tutto”.
Qualche mese fa c’era stata la separazione da Marco Pantone, Stefanelli dice che “non c’è stata nessuna rottura, c’è stata semplicemente una decisione da parte della società e dei dirigenti che erano entrati nel momento in cui è arrivato mister Moriconi. Marco stava facendo all’interno della squadra possiamo dire il direttore, lui non aveva scisso i suoi due ruoli di direttore e giocatore, e così non l’abbiamo fatto manco noi. Il direttore sportivo ce l’abbiamo ed è Domenico Giri che lo ha fatto da quando siamo arrivati. A noi serve equilibrio, con Marco, ripeto, niente di personale, solo questioni di campo”.
E ora che la stagione è finita, è tempo di guardare al futuro. “Ci incontreremo in settimana col mister, con la società stiamo organizzando il futuro. Oggi è impossibile immaginare il Portorecanati senza Moriconi, non sta in piedi pensarlo. L’obiettivo della società credo sia quello di riportare elementi di Porto Recanati in mezzo al campo ma anche in dirigenza. Su una cosa convergiamo tutti: questo è un gruppo importante e merita di essere arricchito, credo si vada in quella direzione. Questo campionato mi ha insegnato che fare una squadra di figurine col budget è semplice, quando hai un budget più limitato bisogna concentrarsi sulle motivazioni, sul creare un gruppo sano”.
