Antonio Tarducci, una passione inarrestabile chiamata Recanatese

SERIE C – Intervista al tifosissimo numero uno dei leopardiani, presentissimo spesso anche in trasferta

Senza dubbio non sono rimasti sorpresi i recanatesi che stavano seguendo la sfida dei ragazzi di Pagliari contro la Torres a Sassari, quando le telecamere di Eleven Sports hanno inquadrato il settore ospiti riconoscendo tra i due tifosi giallorossi che avevano seguito la trasferta della squadra in Sardegna, Antonio Tarducci.

Vicino a lui, ad accompagnarlo in questa avventura Paolo Antonella, altro grande tifoso della squadra leopardiana. “Di certo è stata la trasferta più impegnativa – ci racconta Antonio che naturalmente era presente anche nell’altra sfida in terra sarda contro l’Olbia a inizio dicembre – In quella partita siamo ripartiti il giorno dopo fermandoci a riposare prima di riprendere l’aereo. Contro la Torres invece dopo aver guidato fino a Fiumicino, abbiamo preso l’aereo che ci ha portato ad Alghero e da qui abbiamo raggiunto lo stadio in taxi. Alla fine della partita, che i ragazzi sono riusciti a pareggiare nel finale, è stato molto bello il gesto della squadra che è venuta sotto il nostro settore a salutarci. Poi una volta usciti abbiamo ripreso il taxi di nuovo fino ad Alghero – continua Antonio – per tornare a Fiumicino in aereo. Anche qui siamo stati molto felici di aver condiviso il viaggio di ritorno insieme ai giocatori giallorossi. Una volta tornati a Fiumicino dopo un po’ di relax ci siamo rimessi in macchina e siamo rientrati a Recanati, passando praticamente la notte in bianco. Sì è stata decisamente la più dura – ci dice concludendo il racconto – ma anche una bella soddisfazione per la quale devo ringraziare molto l’agenzia viaggi a cui ci siamo rivolti per averci assistito benissimo in tutte le necessità”.

Dura, ma che non ha certo scoraggiato un assiduo tifoso come lui, che segue da sempre la formazione leopardiana. “Ricordo ancora una delle prime gioie che la Recanatese mi ha regalato quando ottenemmo la prima promozione a cui ho assistito – ricorda ancora Antonio – avevo dieci anni all’epoca dello spareggio al Bianchelli di Senigallia contro il Matelica, nella stagione 1979-80, che permise di salire dalla Prima categoria al Campionato di Promozione”. Una passione che lo accompagna sin da piccolo e mai tramontata che lo ha spinto a seguire la squadra su e giù per l’Italia assistendo anche a tante partite della Juniores. “Quando posso mi piace anche andare a vedere i ragazzi del nostro settore giovanile e nell’anno in cui abbiamo vinto lo scudetto Juniores sono andato ad assistere alle finali a Forte dei Marmi, ma una volta per essere vicino e ai colori giallorossi mi sono messo in macchina e sono andato a vedere la partita al Silvio Piola di Novara. In quell’occasione ero da solo però”.

Tragitti in macchina che non lo spaventano: già nella stagione 2016-17 aveva raggiunto Torre del Greco dove si disputava il triangolare tra le vincenti dei gironi per accedere alle finali nazionali. Così come non si è fatto problemi lo scorso anno a partire tanto per Fiuggi così come ad arrivare Pietra Melara per vedere la sfida con l’Alto Casertano. Fino all’entusiasmante finale prima contro il Trastevere e poi, ancora in macchina da solo, mettersi in auto per Pie di Monte Matese dove la Recanatese ha ottenuto la certezza della promozione tra i professionisti. Poche le trasferte saltate sia quest’anno che nelle passate stagioni e quasi sempre per motivi di lavoro “Lo scorso anno sono stato assente solo nella partita contro il Vastogirardi giocata di mercoledì dopo il rinvio per neve – precisa Antonio – così come quest’anno per lo stesso motivo non sono potuto andare a Pontedera sempre perché si giocava di mercoledì”.

Domenica però non mancherà di accompagnare i giallorossi nella trasferta di Lucca e ha già messo in programma anche le prossime uscite: “Siena, Fiorenzuola, Reggio Emilia e per concludere Chiavari sono le più distanti, ma come sempre cercherò di esserci per sostenere i colori giallorossi” conclude Antonio.

Sergio Brizi
Author: Sergio Brizi

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