Ancona trova le sue certezze in ogni ruolo: pressing ultra-offensivo per i Dockers

L’analisi dell’amichevole, Gadda ha Codromaz e Alluci perni, i Portuali e l’idea ambiziosa per l’Eccellenza

di Tommaso Bocci

Il test tra Portuali Dorica e Ancona, terminato per 1 a 4 (RILEGGI QUI), regala tantissimi spunti e considerazioni in vista delle trasferte di Coppa Italia, la quali vedranno i biancorossi sfidare la Recanatese sabato 24 agosto – alle 20:30, e i Dockers giocarsela contro l’Osimana, detentrice del titolo, domenica 1° settembre – alle ore 15:30.

Partendo dall’analisi di un’Ancona dominante, schieratasi in campo con il rodato 3-5-2, non può che essere lodata la prestazione, sia dal punto di vista del gioco e dell’intensità. Al netto degli 11 cambi all’intervallo, è comunque saltato subito all’occhio il netto miglioramento fisico, sintomo di un primo smaltimento dei carichi di lavoro estivi. Passando ai singoli, Gadda ha delle certezze in ogni ruolo, in difesa il perno Codromaz è un leader, e alla sua sinistra brilla il braccetto Savor, il classe 2006 è spiccatamente tecnico e poderoso in progressione, l’esempio lampante di ieri è stato quando arrivato sul fondo, ha deciso di rientrare sul piede debole, per poi mettere un assist al bacio sul secondo palo con su scritto “spingimi”. A centrocampo, se i dubbi assaliranno il mister nella scelta tra i simili Sare Abdoul e Sambou, due mezzali fisiche d’inserimento, entrambi autori di una rete ieri, l’allenatore non può invece prescindere da Alluci, che se continuerà ad illuminare a questi livelli anche in stagione, porterà gli anconetani a disconoscere presto il loro amato faro del Cardeto. Vanno infine sottolineate le prestazioni del fluidificante esterno Pecci, e del bomber Martiniello, la vera notizia è che al di là del gol di rapina, il numero 9 sta trovando una migliore condizione fisica, che potrebbe rivelarsi fondamentale in coppa.

Passando ai Portuali, analizzando attentamente il match si può notare come in realtà nei primi 20 minuti sul piano della prestazione regnasse l’equilibrio.  Il 3-5-2 a specchio schierato da Ceccarelli, caratterizzato da un pressing offensivo volto alla riconquista alta, è una filosofia che se sviluppata può creare più di qualche grattacapo in Eccellenza. I Dockers riuscivano bene ad accompagnare l’azione, sia con i braccetti che con gli esterni di centrocampo, interscambiando ed imbucando poi pericolosamente in area di rigore, con la difesa biancorossa che è stata in apprensione nel quarto d’ora successivo al vantaggio. Tra i migliori va citato il numero 10 Rragami, classe 2005 che sembra possedere un’innata capacità nel nascondersi e riapparire tra le linee, anche il difensore Fabiani, autore dell’autogol iniziale, va applaudito per aver reagito con sulle spalle questa spada di Damocle, dimostrandosi attento in difesa e utile in fase offensiva, mettendo in mezzo due cross avvelenati dalla pregevole fattura.

Bisogna invece sottolineare con la matita rosse l’errore nel gioco dal basso del portiere Ruzzi, il quale allungandosela ha regalato il pallone a Martiniello, il quale lo ha poi depositato a porta vuota. Il numero 1 classe 2007 ha compiuto un miracolo su Bugari e sembra avere personalità da vendere, caratteristica sicuramente ben voluta ma da limare e da pesare nelle scelte, un eccesso di questa oggi ha infatti tagliato le gambe alla sua squadra. Anche qui l’ingresso nel secondo tempo di 11 giocatori diversi ha stravolto geometrie e certezze, ma ha dato la possibilità a molti under di mettersi in mostra, c’è riuscito Giampaoletti, pronti-via subito autore del gol della bandiera, ed anche i portieri Tavoni e Agostinelli con la loro staffetta, 20 minuti a testa nei quali essere bombardati dall’Ancona, riuscendo entrambi a rispondere in maniera più che ottima.

Author: redazione