SERIE C – Il numero uno del club oggi è intervenuto con una nota che però non soddisfa la curiosità degli sportivi
Nella giornata odierna il numero uno dell’Ancona Tony Tiong ha preso la parola, dopo esser stato sollecitato dalla calda piazza dorica in maniera plateale, cercando di intervenire sul momento del club. Il contenuto del comunicato (leggi) di fatto non soddisfa la tifoseria dorica che avrebbe voluto ricevere qualche risposta più tangibile rispetto alle richieste poste e dunque l’intervento del Patron non fa chiarezza. Di fatto l’unica notizia rilevante è che la società si chiude a riccio nei confronti della stampa e l’unico tesserato che potrà rilasciare dichiarazioni sarà il tecnico Gianluca Colavitto che in quanto allenatore è a digiuno sulle notizie societarie.
Le posizioni di Ripa e Micciola? La piazza ha chiesto a gran voce di cambiare registro e interpreti ma il patron Tiong fa sapere che fino a fine anno la struttura societaria non verrà modificata e tutti insieme si andrà fino alla fine (restando le nette posizioni di divergenza attualmente all’interno del club).
La tifoseria chiede a gran voce novità circa la Cittadella dello Sport e qui il patron malese resta a centrocampo senza verticalizzare verso l’attacco. Al di là delle battute non interviene rassicurando la platea circa l’inizio dei lavori e la concretizzazione del progetto.
Sarà nostra premura sentire anche la voce dell’Amministrazione circa questo progetto ma alcune sfumature potrebbero essere colte da chi ha capacità giuridiche e si intende di tali argomenti. Vista la classifica e i dubbi sulla possibile permanenza del club in serie C, sarebbe tutto uguale anche con l’eventuale retrocessione in serie D? Un conto è affidare il progetto a una società professionistica e sarebbe un altro è invece dialogare con una realtà che diventerebbe a quel punto dilettantistica. Sarà forse questo l’inghippo che sta facendo slittare la sottoscrizione dell’atto di convenzione? Di fatto tra 2 o 3 mesi l’Ancona saprà quale sarà la futura categoria e quindi forse, sottolineiamo forse, potrebbe ciò indurre le parti ad allungare i tempi per la reale chiusura della preziosa operazione. Al momento sono tutte ipotesi e certamente sia i risultati sportivi che le mancate comunicazioni societarie non permettono di avere quella grande stima e fiducia nei confronti del club che fino a qualche mese fa nel capoluogo di regione di fatto in tantissimi avevano.
Di sicuro sarà decisivo il campo e l’Ancona dovrà a tutti i costi mantenere la categoria. Altrimenti, è chiaro, che tutto potrebbe essere rimesso in discussione. Comprensivo anche di una possibile nuova proprietà?
