di Daniele Tittarelli
Tre partite con la porta di Perucchini inviolata nelle ultime quattro disputate. Il segnale positivo in vista del 2023 per l’Ancona proviene dal reparto arretrato che ha compiuto a dicembre notevoli passi avanti sotto il profilo della solidità. Con 20 gol subiti i dorici vantano, dopo quella della Carrarese, la seconda difesa più perforata tra le prime undici della classe, ma la saracinesca tenuta abbassata contro Alessandria, Recanatese e Siena nella parte finale dell’anno induce all’ottimismo. Per arrivare tra le prime serve solidità e la squadra di Colavitto ha capito il concetto. In fase propositiva i problemi sono minori visto che i biancorossi possiedono l’attacco più prolifico con 31 reti, per un trend che si ripete dalla scorsa stagione, e hanno fatto meglio anche delle big Reggiana, Entella e Cesena. Se il reparto avanzato continuerà a segnare con la stessa regolarità nel girone di ritorno e la retroguardia proseguirà nel trend di crescita evidenziato nell’ultimo periodo allora potrebbero aprirsi orizzonti diversi per i dorici, in continua altalena nella prima parte di campionato. La mossa giusta potrebbe essere quella della difesa a tre, disegnata da Colavitto in due trasferte (a Cesena e Siena) con effetti benefici. In entrambe le circostanze la saracinesca di Perucchini è rimasta imbattuta a riprova del maggior equilibrio che è mancato in altre circostanze determinando la perdita di punti preziosi che avrebbero potuto scrivere una classifica diversa.
