Il 28 marzo 1993 l’ex calciatore, deceduto nei giorni scorsi, protagonista nel capoluogo
di Aldo Caporaletti
Sul cancello dell’ospedale londinese (quartiere di Chelsea), dove è deceduto il calciatore
Gianluca Vialli (in foto) dopo una lotta di cinque anni contro un brutto male, è stata legata una sciarpa
blucerchiata insieme ad una rosa bianca e un biglietto con su scritto: “Grazie per le emozioni che ci
hai regalato”. Emozioni, Vialli, grande attaccante degli Anni 80/90, ne ha dispensate tante, con tre
squadre principalmente: Sampdoria, Juventus e Chelsea (di cui ha avuto anche la guida tecnica).
I colleghi di YouTvrs hanno ricordato i molti confronti di Vialli con l’Ascoli in Serie A (con
la maglia della Sampdoria) e con la Samb in Serie B (con la maglia della Cremonese). Noi
vogliamo rivivere la gara del “Del Conero” con l’Ancona del 28 marzo 1993 (ritorno del massimo
campionato 1992/93). All’andata al “Delle Alpi” la Juventus cala la “manita” (5-1), favorita dalla
doppia espulsione dorica: Ruggeri (20′) e Sogliano (60′) e dall’infortunio occorso ad Ermini (40′).
Ad Ancona, la Juventus di Trapattoni, priva di Roberto Baggio, Moeller e Casiraghi, scende
in campo con: Peruzzi, Carrera, Torricelli. Dino Baggio, Kohler, Julio Cesar. Di Canio, Conte,
Vialli, Marocchi, Ravanelli. I dorici di Guerini, assenti Fontana, Pecoraro e Gadda, rispondono con:
Nista, Glonek, Lorenzini, Sogliano, Mazzarano, Bruniera, Vecchiola, Lupo, Agostini, Detari,
Caccia. Vialli gioca l’intera partita ma, ben controllato da Mazzarano, come all’andata non segna.
Nell’Ancona si distingue il centravanti Agostini che nei primi minuti subisce uno spintone in
area con sonore proteste dei tifosi biancorossi (dagli spalti gremitissimi). Ad inizio ripresa nuovo
episodio dubbio in area bianconera, ancora protagonista Agostini: Kohler respinge un cross con un
braccio. Passato il pericolo la Juve si fa viva con alcune conclusioni (una di Vialli sfiora l’incrocio).
Di nuovo Agostini si rende pericoloso con una conclusione deviata dal portiere Peruzzi sul palo.
Come spesso capita nel calcio è la squadra meno meritevole ad ottenere il successo. Così il
centrale difensivo juventino Julio Cesar (assente all’andata), nell’unica proiezione offensiva della
partita a 10′ dal termine, incorna un traversone di Paolo Di Canio e mette alle spalle di Nista.
E’ il gol con cui la squadra di Trapattoni incamera un successo insperato. Vano risulta l’assalto finale
della squadra dorica che, prima con l’indomito Agostini poi con Lupo (di tacco), impegna Peruzzi.
Con la Juventus Gianluca Vialli gioca quattro stagioni (1992/1996), durante le quali riporta
prestigiosi successi: Coppa Uefa (1992/93), Scudetto, Coppa Italia, Supercoppa Italiana (1994/95),
Champions League (1995/96). La vittoria nel principale torneo continentale, con tecnico Marcello
Lippi, sui campioni uscenti dell’Ajax (Vialli indossa la fascia di capitano), segue di 11 anni lo stesso
trofeo conquistato dai bianconeri con il Liverpool, nella tragica notte dello stadio belga Heysel.
I funerali di Gianluca Vialli si terranno lunedì 9 gennaio in forma privata a Londra, nel
quartiere di Chelsea dove il calciatore risiedeva con la moglie e le due figlie. A Cremona, sua città
natale, lutto cittadino e proposta di intitolazione dell’attuale stadio “Zini”. Vogliamo salutare il
campione con la dedica rivoltagli dal compagno di squadra Roberto Baggio: “Caro Gianluca,
auguro al tuo viaggio celeste di essere accolto dalla luce tranquilla per il tuo eterno riposo”.
