Il gioco, ora, si fa duro e per l’Ancona è il momento di serrare i ranghi, stringere i denti e raccogliere lucidità d’azione e grande concentrazione per tenere le redini di un campionato che si è affacciato al 2023 con un importante carico di possibilità e aspettative: i ragazzi di Gianluca Colavitto, impegnati in una adrenalinica stagione di Lega Pro possono sognare il salto in B? Gli ultimi risultati dicono che i presupposti ci sono, la partita è più che mai aperta, purché la squadra riesca a marciare compatta e ad accorciare le distanze che la separano dalle posizioni più alte della classifica. Come sarà quest’ultimo scorcio di stagione? Proviamo a leggerlo a partire dalle ultime performance.
A un passo dal podio
Il mese di febbraio si è aperto con una posizione di grande vantaggio, la squadra ha macinato lunghezze, arrivando a un passo dal podio. Le performance da primato sono culminate nello stop assestato alla Reggiana, la capolista del girone B, che dopo ben sette vittorie di fila ha dovuto arrestare la sua corsa allo Stadio Del Conero: qui Federico Melchiorri, ha segnato la doppietta decisiva in grado non solo di portare in vantaggio la squadra, ma anche di riaprire il campionato.
A complicare le cose sono state la sconfitta contro la Fermana e il pari contro l’Olbia che, ora, mettono il team biancorosso di fronte a un unico imperativo: impegnarsi al massimo e limitare errori e sbavature, solo così sarà possibile recuperare terreno e minare la posizione privilegiata delle squadre che occupano le posizioni più alte in classifica.
Proprio l’1 a 1 in casa ha pesato come un macigno anche sul fronte psicologico e nell’analisi post-partita l’AD del club anconetano, Roberta Nocelli, ha sottolineato che in campo è mancata la giusta dose di aggressività necessaria a imporsi sulla squadra sarda. Certo, la ripresa, come ha sottolineato Nocelli, ha visto i ragazzi di Colavitto più padroni del campo, ma di fronte a un avversario che, come l’Olbia, aveva tutto da guadagnare non si è riusciti ad andare oltre il risultato di parità. Il punto conquistato, dunque, non ha dato ai dorici lo slancio che serviva a guadagnare il proprio posto al sole, ma ha comunque movimentato un pò la classifica. Ne è convinto Mister Colavitto che ha sottolineato quanto il match sia stato complesso, soprattutto per le innegabili qualità dell’Olbia, una squadra forte: il risultato, ha ammesso l’allenatore, avrebbe potuto essere ben più deludente.
Al netto delle considerazioni sui recenti intoppi, per l’Ancona è arrivato il momento di sfoderare le unghie e tentare il balzo decisivo, quello che, con una serie di colpi ben assestati potrebbe proiettare la squadra sul trampolino di lancio verso la promozione.
Il club marchigiano ha dunque tutte le carte in regola per staccare il biglietto per la Serie B, un’ipotesi che va ben oltre le speranze dei tifosi e trova concretezza nel modo in cui i bookmaker ne monitorano l’andamento: non a caso le quote della Serie A riflettono le tabelle della B e guardano con interesse a tutte le possibili novità in arrivo da quella compagine di campionato.
Ancona calcio: ricordi di Serie A
Ma mentre tifosi e bookmaker rivolgono il proprio sguardo alla promettente stagione giocata dall’Ancona, i supporter di lungo corso senz’altro accarezzano il sogno di una risalita della squadra nella massima serie. D’altra parte è sempre vivo nei dorici il ricordo della storica stagione 2002 – 2003 che valse alla squadra la promozione in Serie A a dieci anni dalla prima presenza. Il campionato 2003 – 2004, tuttavia, non fu segnato da performance particolarmente brillanti: l’allenatore Leonardo Menichini fu esonerato dopo appena quattro incontri, ma anche al suo successore, Nedo Sonetti, non andò meglio. Gli imponenti investimenti sul mercato invernale non portarono ai risultati sperati e anche per Sonetti si aprì una difficile stagione di sconfitte che portò alla retrocessione matematica con addirittura sei giornate di anticipo. Ma alle deludenti performance sul campo si sommarono anche le vicissitudini societarie: i biancorossi non riuscirono, infatti, a iscriversi al successivo campionato cadetto a causa di problemi economici che portarono al fallimento e all’obbligo per la squadra di ripartire dalla Serie C2. Nonostante le complessità agonistiche, per l’Ancona la promozione e la presenza in Serie A restano il segno tangibile di un’impresa possibile, una scalata su cui ancora fantasticare in attesa che la squadra sblocchi i prossimi risultati utili a lanciare il cuore alla rincorsa della promozione in B.
Quella che si apre per l’Ancona è una fase di campionato delicatissima, un momento in cui è ancora possibile azzerare gli effetti negativi dei due match contro la Fermana e l’Olbia, che hanno segnato una battuta d’arresto per il sogno promozione. Recuperando concentrazione e lucidità è ancora possibile inseguire la rimonta e attentare alle invidiabili posizioni delle big che dominano la classifica. D’altra parte il 2 a 1 imposto alla Reggiana dimostra che il team di Mister Colavitto ha tutte le caratteristiche per marciare compatto verso le posizioni alte della classifica accorciando, partita dopo partita, le distanze rispetto all’obiettivo Serie B. Per farlo non resta che stringere i denti e guardare con fiducia ai prossimi incontri decisivi.
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