Ancona: Canil-Tiong e un futuro da decifrare

SERIE C – Difficile ipotizzare una conduzione societaria con due soci

“Nella mia vita ho imparato una cosa: le società sono belle se dispari e inferiori a tre. Altrimenti si va incontro solo che a danni”. E’ Mauro Canil a parlare. Il numero uno dei dorici disse ciò nel corso della presentazione alla città del progetto Ancona Matelica a metà giugno (ascolta a minuto 45 l’intervento). E questa è una traccia su cui poter lavorare per il futuro (a meno di ripensamenti sul tema), adesso che l’ammiccamento con l’imprenditore asiatico Tony Tiong è salito alla ribalta delle cronache sportive.

Venerdì sera abbiamo dato la notizia in anteprima (leggi) su un argomento molto interessante e che con ogni probabilità terrà banco nelle prossime settimane, almeno fino a quando l’imprenditore malese non incontrerà fisicamente Canil e verranno fatte le opportune valutazioni per il prosieguo.

Altro argomento da tenere a mente è il progetto di 5 anni presentato dall’imprenditore veneto nel corso della presentazione dell’avventura Ancona Matelica, con fortissimo focus sul settore giovanile come risorsa per la prima squadra.

Come fosse un puzzle cerchiamo di mettere insieme i pezzi e fare qualche considerazione. La prima è che non ci sono posti al fianco di Canil alla guida della società, che essa sia una quota di minoranza o che possa essere di maggioranza. L’idea dell’imprenditore sembra chiara: le aziende funzionano quando c’è una sola guida, meglio se capace (come nella circostanza di Canil).

Altro ostacolo sarebbe la lingua: ce li vedreste insieme due soci che gestiscono una realtà come l’Ancona senza parlare la stessa lingua (Tony Tiong non parla italiano)? Pura utopia.

Ipotesi forte sponsorizzazione: anche qui la logica porterebbe a delle robuste perplessità. Perché un imprenditore dalla Malesia, che non parla italiano, investirebbe nell’Ancona Matelica non avendo interessi in loco? Soluzione francamente da scartare.

L’ipotesi più percorribile al momento è quella di un’acquisizione dell’intero pacchetto azionario del club. O quantomeno probabilmente questa è l’idea del magnate asiatico.

Sarà interessante capire l’evoluzione.

Author: Andrea Busiello