Prognosi di cinque giorni per i poliziotti rimasti feriti
I residenti di via Gallodoro a Jesi hanno allertato il 113 infastiditi e preoccupati per una moto di grossa cilindrata che sfrecciava a folle velocità. Il controllo da parte degli agenti del Commissariato è sfociato in una violenta colluttazione, i cui protagonisti sono padre e figlio, rispettivamente 40 e 19 anni, jesini. I due hanno minacciato e aggredito i poliziotti, così sono scattate le manette per resistenza a pubblico ufficiale e la denuncia per il rifiuto di fornire le generalità, violenza e lesioni a pubblico ufficiale, minacce.
Gli agenti intervenuti sul posto hanno rintracciato in breve tempo la moto guidata dal giovane con a bordo un passeggero e hanno intimato l’alt. I poliziotto hanno poi richiesto al centauro documenti e patente ma il 19enne si è rifiutato di farsi identificare e ha iniziato ad aggredire gli uomini in divisa. Poco dopo è arrivato il padre che ha preteso di sapere cosa stesse succedendo, rivolgendo ingiurie e minacce di morte agli agenti. Anche lui si è opposto all’identificazione, la discussione si è accesa ed è sfociata in una violenta colluttazione in cui ad avere la peggio sono stati i poliziotti, nonostante siano riusciti ad ammanettare padre e figlio. Dopo aver ricevuto le cure mediche necessarie al pronto soccorso, i due sono usciti con una prognosi di cinque giorni.
