Altroché playoff, bisogna salvarsi: Cudini imbambolato, Angelillo di Nola autentica vergogna

NELLA TELA DEL RAGNO – Il mister dell’Ascoli a Rimini non ha convinto, l’arbitro ha indirizzato la sfida ma Marsura….

Angelillo di Nola (arbitro al servizio del Rimini) con la complicità del tecnico bianconero Cudini hanno partorito un 2-0 finale che ha davvero distrutto il morale dei 185 eroici tifosi del Picchio presenti a Rimini (trasferta limitata ai soli possessori della Tessera del Tifoso). Premessa doverosa: fino al 44′ primo tempo la partita manteneva un sostanziale equilibrio. Poi è salito in cattedra l’arbitro Angelillo che ha deciso di ergersi a protagonista della gara, trasformando un cartellino giallo (che magari puzzava di color arancione) a cartellino rosso…e la gara del Picchio finiva li, in 10 contro 11 con un intero secondo tempo da disputare in inferiorità numerica.

Di contro un Rimini ben organizzato, che aveva colpito una traversa, ma aveva rischiato in due occasioni di prendere gol dalle iniziative del propositivo Silipo e Varone (un suo tiro-gol bloccato dal peggiore calciatore bianconero in campo, l‘impalpabile Marsura). Quest’ultimo a fine primo tempo si rendeva colpevole di una clamorosa ingenuità, commettendo un fallo inutile da “cartellino giallo/arancione ” trasformato in un rosso diretto dal pietoso arbitro casalingo Angelillo. 

In 10 contro 11, come già capitato a Pian Castagnaio, l’Ascoli del confuso mister Cudini (il peggiore in campo con l’arbitro Angelillo), il Picchio lasciava campo aperto al Rimini che, in superiorità numerica, prendeva coraggio. Al 13′ della ripresa arrivava puntuale il gol di Parigi, che approfittava dell’allegra marcatura di Piermarini e scaricava in rete un fendente nell’angolo basso dell’incantevole Raffaeli.

In 10 contro 11 ed in svantaggio di un gol, dalla panchina di mister Cudini non arrivava nessun segnale di cambi urgenti…in relazione ad una squadra stanca e demoralizzata come il Picchio. L’unico giocatore positivo del primo tempo (Silipo) era stato colpevolmente sostituito e mentre il Rimini eseguiva tutti i cambi disponibili, aumentando l’aspetto agonistico della gara…mister Cudini, imbambolato, non riteneva utile modificare l’assetto dell’Ascoli, che non riusciva neanche a superare la linea del centrocampo. 

Solo sul 2-0 riminese (gol su rigore del biancorosso Cioffi) mister Cudini si risvegliava dal torpore nel quale era misteriosamente caduto nel corso della ripresa. Ma oramai era troppo tardi per rimettere la gara sui binari giusti. Gli ultimi 10 minuti si assisteva allo show del pietoso arbitro Angelillo di Nola (una autentica vergogna, una delle tante, del variegato mondo AIA) che dopo aver indossato la maglia del Rimini sistemando la gara sul 2-0 decideva di aiutare il Picchio (a babbo morto) fischiando decine di punizioni a favore dell’Ascoli,  quasi a lavarsi la coscienza….

Tra Angelillo di Nola ed il tecnico Cudini del Picchio non sappiamo a chi dare la palma del peggiore in campo. Questa gara ha detto che l’unico obiettivo del Picchio sarà certamente la salvezza (altro che playoff…) e che se nelle prossime 3 gare (Pescara e Perugia in trasferta e Ternana in casa) non si dovessero racimolare almeno un paio di punti…la Pulcinelli band si troverebbe in piena zona playout. Tristezza, per favore, vai via….

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