“Quando si fanno tanti errori la città muore, i cittadini si ribellano e cresce l’ostilità”
“Ancona va al centrodestra. Era nelle premesse del voto già al primo turno. Il “sentimento” di distanza, di disapprovazione e persino di rabbia, cresciuto fra la gente di questa città, non può essere rovesciato solo al momento del voto, soprattutto se si pensa di riuscirci facendo leva solo sullo spirito antifascista. Come se le elezioni regionali prima e quelle politiche poi non lo avessero dimostrato. Noi e chi ci ha votato al primo turno riteniamo che l’amministrazione uscente abbia fatto molti errori, che evidentemente si sono sedimentati nell’anima delle persone. Le sue scelte infatti hanno reso la parola “sinistra” qualcosa di astratto e non riconoscibile.
Quando la gente bussa alla porta del Comune e trova chiuso. Quando viene chiesto di ripristinare un servizio che non c’è più o di potenziarne uno insufficiente, o si presenta una proposta per il recupero di un immobile abbandonato, e si viene scherniti. Quando l’amministrazione comunale rifiuta di indire un referendum sull’Area Maria Protetta e fa spallucce di fronte ai dati del PIA. Quando vengono chiusi i centri ricreativi ed esternalizzati i nidi e fatte le gare al massimo ribasso per lavori sulle strade che dopo due mesi non tengono. Quando 900 persone attendono una casa popolare mentre quelle che ci sono non vengono assegnate. Quando l’amministrazione fa di tutto per portare il traffico in centro e decide che il turismo su cui puntare è quello del mordi e fuggi senza una minima accoglienza e programmazione. Quando la cultura della città è affidata solo ai pochi eletti della cerchia dell’Assessore e la cittadinanza non viene mai ascoltata o interpellata su nulla. Quando si fanno questi e tanti altri errori, la città muore, i cittadini si ribellano e cresce l’ostilità.
Ora o il centrosinistra cambia strada e fa una riflessione seria senza imputare ad altri le proprie responsabilità, oppure il trend continuerà. Pensare di ribaltare la situazione al momento del voto è pura utopia. Pensare di dare la responsabilità a chi ha chiaramente espresso la propria posizione contro la destra (a differenza di chi ha dichiarato “voto libero”), non è solo da perdenti, ma anche da politicamente ciechi. Noi siamo stati molto chiari, nonostante dal centrosinistra non ci sia stata nessuna apertura sui temi da noi messi sul piatto. A conti fatti, è evidente che le cittadine e i cittadini che al primo turno hanno votato per la nostra coalizione abbiano sostenuto principalmente il centrosinistra o si siano astenuti: la Simonella ha preso 1875 voti in più, quasi tutti evidentemente provenienti dall’area di chi ha sostenuto i candidati dei verdi, di Altra Idea di Città e di Ancona Città Aperta. Ora la destra governerà Ancona, la città rossa, quella della rivolta dei bersaglieri, quella della settimana rossa. Noi affronteremo il periodo buio che ci sta davanti con il massimo spirito unitario. Diamo un senso alla parola antifascismo, diamo un senso alla parola sinistra. Sarà una lunga ma inevitabile la lotta, perché vogliamo un’altra città, che vada verso un futuro sostenibile e che ascolti i veri bisogni degli anconetani”.