Alluvione Marche, sindaco Cantiano: “50 attività distrutte, situazione a rischio”

A preoccupare anche l’aumento dei movimenti franosi in un territorio già compromesso da acqua e fango

50 le attività distrutte dall’alluvione. Questo è il bilancio in uno dei luoghi più colpiti dall’ondata di maltempo che ha portato all’esondazione di alcuni fiumi marchigiani. Stiamo parlando di Cantiano nel pesarese. Nello specifico sono 22 le attività artigianali compromesse dall’alluvione (alcune con capacità produttiva azzerata) e 28 le attività d’impresa distrutte dall’alluvione come bar, ristoranti, negozi e uffici.

A queste attività si aggiungono sei sedi di associazioni ricreative e culturali, anch’esse fortemente distrutte dalle precipitazioni record di giovedì 15 settembre. Il fango ha distrutto anni di lavoro, di sacrifici e di comunità in un piccolo paese dell’entroterra che conta poco più di 2 mila abitanti. “Questa in sintesi la fotografia di una situazione indiscutibilmente complessa e grave – spiega il primo cittadino Alessandro Piccini – che andrà inoltre continuamente monitorata, anche e soprattutto per salvaguardare l’incolumità dei cittadini che abitano e vivono questo territorio”. “Un contesto che – continua – dati alla mano, giudichiamo di gravità unica nel territorio del comprensorio delle aree interne del Catria, in termini di danni al patrimonio pubblico, privato, imprenditoriale, sociale ed umano. La stagione autunnale ed invernale a cui stiamo andando incontro potrebbero inoltre peggiorare una già delicata e precaria situazione”.

L’auspicio per Piccini è “un adeguato interessamento da parte delle istituzioni tutte, a partire dal futuro Governo del Paese, perché un territorio così compromesso, con situazioni di rischio ed infrastrutture annientate dalla furia dell’alluvione merita adeguate ed immediate risorse da mettere in campo il prima possibile”. A preoccupare nel Comune di Cantiano è anche soprattutto l’aumento repentino di movimenti franosi (da 48 a 96) che potrebbero compromettere il territorio già colpito pesantemente. Ma passi avanti sono stati fatti dalla popolazione riportando un po’ di quella normalità. Sono stati aperti infatti i primi negozi, come la banca e l’edicola, mentre attesa per il fine settimana l’apertura della farmacia. Ma di fango da smaltire c’è ne ancora molto.

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Author: redazione

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