TRECASTELLI – Rinviati a giudizio i titolari e altre cinque persone. Prossima udienza il 2 luglio 2025
Le Associazioni Enpa, Lav, Leidaa, Lndc Animal Protection e Oipa hanno chiesto e ottenuto dal Giudice il permesso di supportare l’assistenza veterinaria dei cani ancora presenti nell’allevamento Itshow Kennel di Trecastelli (AN), sequestrato nel 2021 per un focolaio di Brucellosi canina.
Grazie all’ausilio di attrezzature da campo, una delegazione composta da tre medici veterinari di fiducia delle Associazioni e da propri operatori, assieme ai volontari dell’Associazione locale Amici Animali, ha effettuato a campione uno screening utile a valutare lo stato di salute generale degli animali.
Su sessanta cani analizzati solo uno è risultato positivo al test. Se la negatività fosse confermata dagli esami ufficiali – più approfonditi e precisi – eseguiti dall’Istituto Zooprofilattico di competenza, per almeno una cinquantina dei 268 cani presenti nell’allevamento, si potrebbe tornare a parlare di adozione. “Chiediamo che i cani negativi possano essere finalmente adottati e al contempo non essere più a carico delle Istituzioni”, sottolineano le associazioni. “Anche coloro che, invece, a causa della malattia non potranno lasciare l’allevamento potrebbero trarre un beneficio dall’alleggerimento della struttura in quanto potrebbero avere più spazi e maggior tempo loro dedicato”, concludono.
L’udienza preliminare dello scorso 20 novembre presso il Tribunale di Ancona ha visto il rinvio a giudizio dei titolari dell’allevamento di cani di piccola taglia Itshow Kennel di Trecastelli e di altre cinque persone, tra cui tre medici veterinari pubblici. Gli imputati sono accusati a vario titolo di disastro colposo, detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura, abusivo esercizio della professione veterinaria, mancato rispetto dei provvedimenti dell’Autorità Sanitaria, corruzione, frode in commercio, falsificazione di certificazioni, omessa denuncia di reato e traffico internazionale di cani.
Tra gli indagati, due persone, tra cui una veterinaria libero professionista consulente dell’allevamento, hanno scelto di patteggiare, concludendo così il proprio coinvolgimento nel procedimento giudiziario. Gli altri sei, invece, dovranno affrontare il processo in aula.
Un altro grave reato che gli imputati dovranno affrontare riguarda il traffico illecito di cuccioli, un’attività particolarmente redditizia che potrebbe anche essere alla base della diffusione del focolaio di brucellosi all’interno dell’allevamento.
“Continueremo a monitorare lo sviluppo del caso e a sollecitare azioni tempestive per garantire il benessere degli animali coinvolti. La prossima udienza è fissata per 2 luglio 2025” – concludono le associazioni.