PRIMA CATEGORIA – Il numero una della società espone le difficoltà legate al sisma: “A Fiuminata si giocherà, poi valuteremo come e se proseguire”
di Michele Raffa
Il terremoto, che ha scosso gli animi e i cuori dei marchigiani, non lascia in pace neanche lo sport. Una realtà calcistica come Muccia, militante nel campionato di Prima categoria e in piena lotta per centrare la salvezza, è costretta a fare i conti anche con le attività sismiche degli ultimi giorni, ritrovandosi così senza impianti agibili per proseguire la propria attività agonistica, rischiando di dover alzare bandiera bianca a sei giornate dal termine. “Una situazione che ci vede costretti a riflettere sul nostro futuro – afferma patron Luigi Formaggi – rischiando di dover ritirare la squadra. Le nostre strutture non sono affatto utilizzabili per gli ingenti danni provocati dal sisma. Questa settimana i ragazzi non si sono potuti allenare, ma domani andremo comunque a Fiuminata per disputare la partita, onorando al meglio il nostro campionato. Lunedì o martedì – prosegue il presidente – avremo una riunione societaria e un ulteriore riscontro con gli organi federali, affinché vi siano gli estremi per poter proseguire o meno. Doverci spostare di oltre 40 chilometri per allenarci e disputare le gare casalinghe rende il tutto più difficile”. Una situazione dunque, tutt’altro che semplice da affrontare in casa Muccia, a pochi giorni da una scelta che potrebbe valere il proprio futuro.