Dal 31 agosto al 6 settembre Urbino ospiterà 28 studenti e oltre 30 docenti, specialisti, studiosi, provenienti da atenei di tutta Italia, per una settimana immersiva di lezioni e visite a chiese e a musei sulle tracce di Barocci. Una iniziativa che coinvolge in modo virtuoso numerose realtà del territorio.
Federico Barocci da Urbino all’Europa: il suo tempo, il suo lascito è il titolo della summer school curata da Barbara Agosti (Università di Roma Tor Vergata) e Anna Maria Ambrosini Massari (Università di Urbino), promossa dalla Fondazione Federico Zeri, in collaborazione con la Galleria Nazionale delle Marche – che ospiterà studenti e docenti nella splendida cornice di Palazzo Ducale per le lezioni frontali e per un’inedita visita alla grande mostra dedicata a Barocci – e in stretta sinergia con le istituzioni presenti in città. Primo fra tutti il Comune di Urbino e il sindaco Maurizio Gambini che con lungimiranza ha concesso il patrocinio e il supporto all’iniziativa; l’Università degli Studi di Urbino con il Dipartimento di Scienze della Comunicazione, Studi Umanistici e Internazionali e il Centro di ricerca InArts che hanno promosso un’intensa attività di ricerca sull’arte di Federico Barocci e l’Accademia Raffaello che ha dato il suo patrocinio.
Infine, il sostegno di due mecenati d’eccezione: Alessandra Baronciani di Isopak Adriatica, Presidente di confindustria Pesaro Urbino, che ha aderito con entusiasmo e contribuito in modo concreto e con molta generosità all’iniziativa e Franco Signoretti che accoglie con grande piacere nelle sale appena restaurate e aperte al pubblico di Palazzo Perticari Signoretti a Pesaro una sessione della summer school e dichiara “è un’occasione per approfondire la storia dell’arte legata al nostro territorio. Con l‘auspicio che questo evento rafforzi la collaborazione
tra le nostre istituzioni, rivolgo il mio benvenuto e auguro buon lavoro a tutti”. Il direttore della Fondazione Federico Zeri, Andrea Bacchi, ricorda: “Questo corso, di alto profilo scientifico, si inserisce nel solco di un ciclo di summer school residenziali che la Fondazione organizza da alcuni anni con l’intento di approfondire temi legati alla storia dell’arte nelle Marche e valorizzare emergenze artistiche presenti in questi territori cari agli studi di Zeri”.
La curatrice Anna Maria Ambrosini Massari sottolinea che “Il tema di quest’anno è strettamente legato alla grande mostra Federico Barocci, l’emozione della pittura moderna e si connette a una importante campagna di ricerche sull’attività dell’artista promosse
dall’Università di Urbino”.
Luigi Gallo, direttore della Galleria Nazionale delle Marche, sostiene che “riunire tanti docenti, studiosi ed esperti intorno a Federico Barocci sarà una opportunità per approfondire i lavori di ricerca intrapresi durante la preparazione della mostra, aperta fino al 6 ottobre”.
Barocci offre una prospettiva singolare sulla scena artistica italiana ed europea. Sublime pittore, disegnatore e acquafortista, non è omologabile alle principali correnti artistiche, con cui però si confronta rielaborando con originalità e con una sensibilità nuova, anticlassica, affettiva i modelli moderni, passati e dell’antico. Seppe tracciare linee espressive personalissime, cariche di implicazioni per gli sviluppi della pittura italiana tra Cinque e Seicento.
Poter ragionare sulla produzione artistica, il contesto e il lascito di Barocci davanti alle sue opere e proprio a Urbino, teatro della vita e dell’attività dell’artista, sarà un’occasione formativa unica per i giovani studiosi e un’opportunità di confronto e dibattito con i docenti invitati.
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