Ali Marche: “molo Clementino, un’opportunità per Ancona e la nostra Regione”

In programma la costruzione del nuovo terminal crociere

Quando parliamo di Porto e Aeroporto non parliamo solo di infrastrutture strategiche. Ma di opportunità vere. Di leve fondamentali per la crescita e lo sviluppo del territorio. Per creare nuova occupazione. Per la cultura e il turismo. Che non sono vuote parole da convegno ma vivono e si realizzano nelle scelte. Scelte come quelle che, ad esempio, consentiranno di realizzare il banchinamento del fronte esterno del molo Clementino nel porto di Ancona, destinato alla costruzione del nuovo terminal crociere, di cui si è parlato lunedì sera ad Ancona in una utile e partecipata iniziativa alla presenza qualificata di esperti del settore, di rappresentanti sindacali, delle associazioni di categoria e della società civile, di un nutrito numero di imprenditori”.

Ad intervenire sono il Presidente e il Direttore di Ali Marche, Valerio Lucciarini ed Emanuele Lodolini.

“Come Ali Marche – proseguono – esprimiamo soddisfazione perché ben abbiamo compreso, partecipando all’evento e discutendone con il Presidente Giampieri e l’Assessore Ida Simonella, come questa nuova infrastruttura non solo sarà realizzata con la massima attenzione alla sostenibilità, alla salvaguardia dei beni monumentali presenti al Porto Antico e alle prescrizioni previste da autorità terze ma sarà necessaria per l’ulteriore potenziamento di quello che è il porto internazionale di Ancona e delle Marche: 400.000 sono i crocieristi che Ancona avrà negli anni a pieno regime che spenderanno in città, nelle città e nel territorio; 130 circa le navi crociera a pieno regime ad Ancona, una al giorno in più da aprile a ottobre circa a fronte dei 5 5 traghetti al giorno di oggi, senza contare le navi cargo. 3% è appunto la percentuale di navi in più che avremo nel porto in un anno. Oggi nel complesso arrivano in un anno 2000 navi. Quelle da crociera sono le più moderne e meno ambientalmente impattanti rispetto a navi cargo, petroliere o traghetti, se non altro perché sono di ultima generazione”

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Author: redazione

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