Al 92′ paura e poca fame: Parodi da clonare, Giandonato tanta delizia e un po’ croce

PAGELLE FERMANA- Il 2-2 rimediato a Rimini non ci sta, atteggiamento difensivo di squadra rivedibile negli ultimi scampoli: i cambi fanno male

di Lorenzo Attorresi

Nardi 6: si sgola anche lui per tenere alti i suoi nel finale, ma l’area è piena zeppa di gente e risulta complicato. Spedalieri sporca il tiro di Rosso che diventa imparabile.

Eleuteri 5.5: negli occhi rimane l’uno contro uno del fanese Gabbianelli (foto) che accelera e al 92′ mette dentro l’assist per Rosso… Quando ci sono i tempi per pompare in fascia, lo fa senza problemi. Il problema è che per il 75% della gara stavolta bisogna difendere.

Parodi 7: clonatelo. Pulito, elegante, cattivo quando serve. E affamato dopo 4 anni di inattività. Guardare bene l’azione del pareggio maledetto. In una difesa di belle statuine, in cui tutti passeggiano e sbagliano di tutto e di più, l’unico che va ad aggredire il tiratore è lui. Gli altri sono troppo passivi… Se in area ci fossero stati tre-quattro Parodi, la Fermana avrebbe conquistato due punti in più. PRENDERE ESEMPIO

Pellizzari 5.5: sul pari di Delcarro non legge per nulla l’inserimento, sbagliando nettamente la posizione iniziale. Quando si accorge dell’irruzione dell’ex Ancona, oramai è troppo tardi. Errore di lettura grave.

De Nuzzo 6: non affronta Gabbianelli per evitare di farsi saltare agevolmente, il problema è che il mancino ha tempo e spazio per imbucare mandando in rete Delcarro.
Carosso (37’st) sv

Romeo 6: gioca da mezzala, il suo vero ruolo. Un tacco fantascientifico per mandare al cross – pericolosissimo – Eleuteri, un inserimento alla Vidal per impattare di testa un servizio di De Nuzzo. Sacrificio senza palla, cerca di mettere una pezza su Delcarro, rincorrendo a sinistra lui che giocava a destra, ma non gli riesce.
Scorza (24’st) 5.5: parte dalla panchina dopo due gare giocate in pochi giorni, dai cambi ci si aspettava sostanza maggiore.

Giandonato 7: tanta delizia ma anche un po’ croce. Rispetta il suo copione. Giocatore superiore palla al piede: la punizione del vantaggio è un cioccolatino. Catalogargli alla voce “grande giocata” il lancio da cui scaturisce il rigore, però, è un regalino di chi gli vuole bene: è il difensore del Rimini che sbaglia tutto, mancando uno stop facile e poi stendendo Fisch. E’ l’unico con un certo tipo di personalità e infatti tutti lo cercano. In fase difensiva, però, aiuta davvero poco. E al 92′ non convince nemmeno la sua posizione. Si schiaccia anche lui con la linea difensiva, per quale motivo? E infatti sul pallone a rimorchio manca la copertura dei centrocampisti: Rosso ringrazia.

Graziano 5.5: decisamente troppo morbido nella situazione del 2-2 al 92′. Rosso è in zona sua… Peccato, perchè aveva lottato con ardore: nei dettagli, però, si perde. Non è la prima volta in stagione.

Pinzi 5.5: Regini un tempo giocava contro suo padre in Serie A. Adesso in rampa di lancio c’è il piccolo Ricky, ma stavolta si vede poco.
Spedalieri (24’st) 5.5: in apnea, non è sempre facile entrare e avere l’impatto giusto – come di solito fa lui -. A Rimini paga tutto con gli interessi nel calderone della sua area, dove è tutt’altro che irreprensibile. Ne azzecca poche, fa da perno per Mencagli che spacca la traversa, devia il tiro di Rosso che si insacca.

Fischnaller 6.5: con due reti in tre giorni ha già fatto di più rispetto all’anno scorso, quando visse marginalmente la cavalcata trionfale del Sudtirol. Si conquista un rigore furbescamente e poi lo infila con una scioltezza tipica di chi non sente pressioni. Pericoloso pure di testa, si allarga e crea spazi per gli altri.
Bunino (30’st) 5.5: altro cambio che non incide. La Fermana scivola di ulteriori metri, non tiene più un pallone e davanti a Nardi scoppiano i fuochi d’artificio.

Maggio 6.5: in primis, che ringrazi il suo allenatore per averlo subito schierato di nuovo in campo. Il ragazzotto che aveva rovinato il derby di Ancona con la scellerata espulsione viene riproposto immediatamente dopo la squalifica e la scelta è quella giusta. Tra i quattro grandi presupposti creati dalla Fermana, ben due partono da lui. A fine primo tempo Zaccagno è prodigioso nel respingere un suo diagonale mancino.
Nannelli (37’st) sv: anche lui è da rivedere.

Protti (all) 5.5: la fame si può trasferire ai giocatori? Qualcuno dice di no, o si ha o non si ha. Quel che succede a Rimini è la prova provata. Se tutti avessero la fame di Protti, quel gol al 92′ non si sarebbe preso. L’importante è che non sia timore di vincere le partite. A Rimini come a Montevarchi, sono 4 punti in meno che pesano tantissimo. Facciamo 3, considerando che con il Gubbio era stata la Fermana a impattare a tempo scaduto evitando la sconfitta. Il Rimini è superiore e dunque i canarini devono star lì, ma quando ripartono lo fanno con convinzione.

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