L’associazione Omnia Locis mps ha organizzato un meraviglioso convegno sul tema di giovani, educatori e famiglie. Speciale in onda su TVRS
Educare, comprendere e ascoltare gli adolescenti è sempre più complesso ma oggi per i genitori e per gli insegnati è fondamentale. Ritrovarsi per formarsi e non per puntare il dito contro le nuove generazioni, sempre di più vittime di disturbi come depressione o problemi legati al comportamento, rabbia, comunicazione sbagliata che sfociano in effetti devastanti per il presente e il futuro dei giovani. L’incontro sul tema è stato organizzato dall’associazione Omnia Locis mps dal nome “Adolescenza e Futuro” in collaborazione con la dirigente scolastica Elisa Vita della scuola secondaria di I grado Mario Curzi di San Benedetto del Tronto.
Un confronto fra generazioni per dare spazio ad un momento di alta formazione, con l’esperta dottoressa Roberta Cesaroni, mental coach specializzata in comunicazione fra genitori e adolescenti. Un momento, come dice la dottoressa, dove ripartire dalla consapevolezza e dalla comunicazione, fatta di ascolto e soprattutto di tutti quegli aspetti che normalmente vengono messi in secondo piano per un problema di gap generazionale e di nozioni scientifiche e psicologiche che oggi più che mai i genitori e i professori devono avere come bagaglio nei propri ruoli, attingendo sempre di più alle energie dell’amore e dell’ascolto. Così si riparte, riscrivendo una vera e propria alfabetizzazione dei comportamenti relazionali dei sentimenti perché i figli sono quello che noi gli abbiamo insegnato e portato ad essere. Della giornata abbiamo parlato approfonditamente nel nostro speciale On Air, in onda questa sera, mercoledì 17 gennaio, alle ore 19:35 su TVRS e in replica giovedì 18 gennaio alle ore 10:30 e 13:30. Come sempre vi aspettiamo sul Canale 13 o in streaming su www.tvrs.it

“I primi 7 anni di vita sono fondamentali – spiega Roberta Cesaroni citando Freud – i processi di crescita, la fisiologia e la chimica dell’individuo sono la causa di molti aspetti concatenati alla propria psicologia. I genitori devono assolutamente comprendere dei passaggi generazionali, dove le differenze culturali soprattutto gli effetti del passaggio dall’ere analogica a quella digitale sono dei limiti che devono essere trasformati in vantaggi. Le differenze soprattutto dei fattori di crescita che oggi sono nella lente d’ingrandimento della medicina di genere, devono tener conto di tanti aspetti che si esplicano anche in una differenza molto importante fra genere maschile e genere femminile. Viene da se che conoscere le dinamiche di perché nel range fra gli 11 e i 16 anni abitudini che per noi sembrano appartenere a un modo di vivere non corretto e figlio anche di un‘educazione prodotto di comportamenti e pregiudizi che non vanno a braccetto”.
