Addio a Paolo Molinelli, storico presidente della Pallavolo Falconara

LUTTO NEL VOLLEY – Ha guidato la società biancoverde per 11 anni nella massima serie nazionale

di Andrea Verdolini

Agli appassionati più giovani di pallavolo, probabilmente, il nome di Paolo Molinelli non dice molto. Parliamo di un volley molto diverso da quello attuale dove il rally point system era ben lungi dall’essere concepito, dove in Serie A si giocava ancora di sabato pomeriggio, dove, sia a livello di nazionali ma soprattutto di club dominava la scuola russa (pardon, sovietica). Dove poteva anche succedere che una piccola squadra di provincia riusciva, tra mille peripezie finanziarie, scovando talenti semisconosciuti e facendo crescere qualche ragazzotto dal vivaio, a scompaginare i piani delle big di allora, parliamo di Modena, Parma, Bologna e Torino. E’ stata un po’ questa, nei ruggenti anni ’80, la storia del Falconara Pallavolo con i suoi 11 campionati consecutivi nella massima serie, le sue semifinali-scudetto, la Coppa Confederale vinta nel 1986 a Sarajevo con un allenatore fatto in casa (Marco Paolini) ed un gruppo di giocatori di classe cristallina (citandone alcuni Anastasi, Lombardi, Nilsson, Tillie, Castellani, Hovland ecc.). Molinelli, di professione Direttore Generale della Isea Gruppo Angelini, ne era il Presidente e con il suo diesse Tarcisio Pacetti costituì un binomio di ferro che seppe pilotare con sagacia e maestria, la piccola barca biancoverde nel mare magnum di una pallavolo che stava profondamente cambiando, sull’onda dei successi della Nazionale e dell’arrivo dei grandi gruppi industriali. In una sorta di perpetuo rincorrersi cercava il meglio al minor costo possibile costringendo il buon Tarcimoto ad autentici miracoli per cercare di accontentarlo. Se n’è andato, in punta di piedi ed al di là del piccolo mondo del volley e dei suoi familiari non lo ricorderanno in tanti mentre invece meriterebbe, a pieno titolo, di essere inserito nella ipotetica hall of fame dello sport marchigiano

Author: redazione