Domenica 6 aprile, atleti e cittadini insieme per sport, inclusione e sostenibilità
Dopo cinque anni di assenza, Ancona torna a ospitare Vivicittà, la corsa più grande del mondo, manifestazione podistica che dal 1983 unisce atleti professionisti e sportivi amatoriali in un unico evento all’insegna dello sport, della sostenibilità e dell’inclusione. Domenica 6 aprile, con partenza alle ore 9.30, i partecipanti si sfideranno su un circuito cittadino di 10 km per la gara competitiva e di 5 km per la passeggiata ludico-motoria, percorrendo le vie principali della città.
Il vice sindaco e assessore allo Sport, Giovanni Zinni, ha accolto con entusiasmo il ritorno della manifestazione: “Diamo il benvenuto alla manifestazione Vivicittà che ritorna ad Ancona dopo cinque anni. Il recupero di un’iniziativa storica come questa è un segnale di salute degli enti e delle associazioni di promozione sportiva. Nella mission è contenuta una valenza non solo sportiva sociale e aggregativa: di particolare valore il circuito che si svolgerà all’interno dei penitenziari cittadini e un ringraziamento va alla Direzione dell’Amministrazione penitenziaria di Ancona che ha aderito all’iniziativa”.
Vivicittà si svolge in tante città italiane ed estere, partenza per tutti allo stesso orario, unica classifica in base ai tempi compensati. E ogni anno, un tema per cui battersi: la pace, i diritti umani, il rispetto ambientale, l’uguaglianza sociale, la solidarietà tra i popoli. Perché la libertà (di correre) non sia un privilegio di pochi.
Giovanni Barone, segretario generale e Daniele Sanna, presidente Comitato UISP Ancona, ha detto: “Vivicittà celebra la sua 40a edizione. Ringraziamo tutti per il supporto: Comune, Coni, Fidal, gli sponsor che ci permettono di riportare l’iniziativa ad Ancona dopo 5 anni di stop (l’edizione 2020 fu online causa pandemia). Domenica 6 aprile torneremo a correre e lo faremo contemporaneamente in 40 città italiane, dopo il via dato ancora una volta da RadioRai. Abbiamo corso nel tempo anche in territori difficili, in Afghanistan, Libano, Bangladesh, con palestinesi e israeliani affiancati, perciò la nostra mission ha un valore etico sociale. Siamo contenti di potere estendere anche ai due penitenziari di Ancona, le date sono da definire”.
Per questa edizione infatti la corsa sarà estesa anche ai penitenziari di Montacuto e Barcaglione. Manuela Ceresani, direttrice Amministrazione Penitenziaria Ancona con il Capo Area Francesco Tubiello: “Accogliamo con gratitudine questa proposta che ci fa sentire particolarmente vicine le istituzioni con le quali il rapporto è vivo e continuativo. La manifestazione podistiica è importante per noi e si inserisce nel percorso rieducativo. Trasposta all’interno dei penitenziari di Montacuto e Barcaglione, Vivicittà si caratterizza come anello di congiunzione tra il “dentro” e il “ fuori”.
