ECCELLENZA – Le prime parole da neo tecnico del Monturano per Martino Martinelli
di Angelica Mancini
Da qualche giorno è ormai ufficiale che Martino Martinelli è il nuovo allenatore del Monturano. Lo abbiamo sentito per sapere le prime idee riguardo alla squadra che andrà a formare.
“Siamo pienamente consapevoli di qual è il nostro obiettivo, ossia la salvezza, di chi è il direttore della nostra società e stiamo lavorando per creare una squadra che sia in grado di centrare questo obiettivo”.
Anche dal punto di vista tattico, quale idea di squadra state costruendo?
“Giocatori che hanno prima di tutta fame, poi umiltà e ambizione. Queste sono le fondamenta alla base dei giocatori che stiamo cercando. Fisicamente, ci vuole qualità e fisicità. Questi sono i profili su cui stiamo principalmente focalizzando la nostra ricerca”.
È appena arrivato a Monturano, come si trova con la società?
“Ho trovato un ambiente sano e un direttore preparato, ma non avevo dubbi al riguardo. La società è sana, seria e programmata e lo dimostrano i risultati ottenuti in questi anni, che non sono stati raggiunti per caso. Una società forte fa una squadra forte. E penso che quella di Monturano sia una società davvero competente”.
Si può dire già qualche nome?
“Ci sono in corso delle trattative, io e il direttore stiamo parlando tutti i giorni con dei giocatori ma nel concreto ancora non c’è nulla. Sono tutti profili interessanti, ma tra conferme e nuovi arrivi è ancora tutto da vedere. Ci sono colloqui quotidiani, aspettiamo ancora qualche giorno poi qualcosa di ufficiale uscirà fuori”.
Quando inizierete la preparazione?
“Abbiamo stabilito il 22 luglio per l’inizio della preparazione, poi adesso è da stabilire tutto il programma. Ma appunto la data d’inizio è il 22 luglio.”
Quali sono i principali obiettivi?
“Penso che non ci sia una squadra al mondo che inizi il campionato pensando di retrocedere. Il nostro obiettivo è la salvezza, ma anche avere un’identità di squadra. La gente che verrà allo stadio dovrà riconoscersi in quella squadra, perché deve essere una squadra che trascina. Grazie a questo poi sarà più facile ottenere il nostro obiettivo, perché se c’è una squadra che non trascina e non esalta i propri tifosi difficilmente si potranno raggiungere i traguardi prefissati. Quindi lavoriamo per avere una squadra fatta di giocatori che siano in grado di trascinare tutti i tifosi che verranno a vederli giocare”.
