“A San Severino giudicato prima del dovuto, addio condiviso: in Prima ritmo simile alla Promozione”

Il difensore Damiano Cervigni del Borgo Mogliano tra passato e presente. “Educazione e rispetto alla base, fatto passo indietro per realtà che mi ha colpito”

Non si ferma più il Borgo Mogliano che in virtù della vittoria di sabato scorso per 3 a 0 contro la Belfortese la quarta consecutiva, si è issato al secondo posto in classifica in coabitazione con il Potenza Picena, con la vetta occupata dal Montecassiano distante due lunghezze. Oltre ai tre punti, un altro dato da sottolineare che va a impreziosire la prova di sabato è la seconda gara di fila senza prendere goal, che conferma i bianconeri come migliore difesa del campionato con solo sei goal incassati in otto giornate. Pacchetto arretrato che è stato rinforzato ulteriormente nelle ultime settimane dall’arrivo dell’esperto Damiano Cervigni, che analizza così la prestazione della sua squadra nello scorso weekend:

“Abbiamo preparato la partita in settimana, sapendo che erano una squadra forte, con un attacco importante. Il piano era quello di chiuderci bene e ripartire con pericolosità ed efficacia. E ci siamo riusciti perché li abbiamo limitati bene e nel primo tempo, tre volte che siamo ripartiti, siamo stati cinici e lucidi nel fare goal”. Dopo aver indossato nella prima parte di stagione la casacca della Settempeda nel campionato di Promozione, a inizio Ottobre il difensore classe 1996 originario di Treia ha salutato il sodalizio biancorosso, sposando poi il progetto del Borgo Mogliano, scendendo così per la prima volta in carriera in Prima Categoria: ” Quest’estate avevo voluto fortemente andare alla Settempeda perché era un mio desiderio giocare lì. Con il senno di poi si è rivelata un errore. A San Severino ho trovato un grande gruppo e mi sono trovato bene con i compagni, ma sono stato giudicato tra virgolette prima del dovuto. Per me il calcio non è un lavoro perché sono contento della professione che svolgo. Per me l’educazione e il rispetto sono alla base di tutto. Diciamo che è stato toccato più l’aspetto caratteriale che tecnico. Questo mi ha dato un po’ fastidio perché ha inciso su altre scelte che magari potevo fare. La prima esperienza fuori casa non me la aspettavo così, ma sicuramente ci sono anche dei miei demeriti perché la scelta di salutarsi è stata presa insieme. Ripeto a San Saverino ho lasciato dei compagni con cui ho legato molto, soprattutto con Quadrini e Dolciotti, con il quale sono tutt’ora in contatto. Ho fatto, tra virgolette, una scelta importante per un mio obiettivo, perché dopo un’annata particolare volevo riscattarmi. Ho fatto un passo indietro scegliendo una realtà che mi ha colpito fin da subito“.

“Il direttore mi ha cercato molto e inoltre il fatto di trovare dei ragazzi con cui ho giocato già insieme come Capenti, Castelli e Verdicchio ha inciso molto. Qui a Borgo Mogliano ho trovato un bel gruppo, calcisticamente parlando, ma anche dal punto di vista umano. La cosa che mi ha colpito di più è che tutto il gruppo è partecipe e si allena con il sorriso, sia che gioca di più, sia chi gioca meno o subentra a gara in corso. Questa è una cosa importantissima in queste categorie”. Domani per il Borgo Mogliano impegno in trasferta contro l’Elite Tolentino, anche se il fuori casa vale solo per le statistiche perché la gara si giocherà al Ciommei, che quest’anno è anche la casa della società bianconera, vista l’indisponibilità del campo sportivo di Mogliano: ” Il mister ce lo ha detto che è una partita che sente molto, così come Capenti e Campilia che erano insieme al mister lo scorso anno all’Elite Tolentino. Ci aspetta una partita difficile perché loro comunque vengono da due sconfitte di fila. Sono una squadra che per sentito dire gioca molto e rischia da dietro. Sarà una partita diversa rispetto a sabato scorso”. Per quanto riguarda il campionato: ” Non seguo il campionato perché io mi concentro solo sulla mia partita, poi quando ho finito chiudo. In queste prime partite che ho affrontato devo dire che ho trovato un ritmo per intensità simile alla Promozione. Mi devo abituare ancora all’assenza della terna arbitrale, visto che in Prima non ci sono i guardalinee. In Promozione magari ci sono più giocatori importanti con con individualità altrettanto importanti, mentre in Prima tutte le squadre mettono in campo grande intensità e tutti i giocatori lottano senza tirare mai indietro la gamba. Devi stare sempre concentrato e sul pezzo”. In chiusura: ” L’obiettivo è la salvezza. Lavoriamo bene per raggiungere il prima possibile questo obiettivo, poi tutto quello che viene dopo è guadagnato. È una bella esperienza per me e spero che il prossimo anno ci sia con il Borgo Mogliano la possibilità di raggiungere un traguardo importante”.

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