A S.Maria in Selva ‘l’oro giallo’ accende fila di cultori. Polenta e motori: binomio perfetto

Al suo primo week end, la 48esima sagra fa registrare il ‘tutto esaurito’. A distribuire il fatidico piatto anche il viceparroco, don Giovanni. Centoventi drivers al Vesparaduno-Memorial ‘don Giuseppe Branchesi’

Buona la seconda (con affluenza record) ed anche la prima. La Sagra della Polenta di S.Maria in Selva risorge completamente dal black out dell’era Covid mettendo a segno nel primo week end della sua 48esima edizione, completo successo di pubblico. La sera di domenica si e’ chiusa con don Giovanni from Pechino, vice (con delega per S.Maria in Selva) del ‘multiparroco’ don Igino Tartabini, a distribuire piatti di polenta sotto il tendone. Per lo staff, oberatissimo, due braccia in piu’: sopra il clergyman, la t-shirt gialla degli ‘addetti ai lavori’. Polenta non benedizioni stavolta al fine di non ingenerare laici/santi equivoci seppure su quell’osmosi il fondatore della moderna sagra, il compianto don Giuseppe Branchesi aveva fondato la popolarita’ della manifestazione. Che andava al di la’ della mera enogastronomia per approdare ai concetti della umana condivisione e della solidarieta‘. “Non e’ solo un piatto di polenta…” il motto costante dell’indimenticabile Don Peppe.

Alla Sagra treiese, che e’ un tassello ‘portante’ della Federazione nazionale dell’Associazione Culturale dei Polentari, partecipa attivamente l’intera frazione. E dunque puoi vedere all’opera un ex presidente della Provincia; al banco una dirigente di un grosso comune marchigiano; alla cassa un allenatore di calcio ed ex poliziotto; alle tecnologie (in soffitta il romantico paiuolo) un importante ex assicuratore e via elencando. “Speriamo nel ricambio generazionale” auspica con forte dose d’ottimismo Gianni. E le vergare, il cerchio magico della Sagra? Loro che sottraggono tempo a famiglia, figli e lavoro? Chi mai le sostituira’? 

Malinconie in prospettiva fugate all’inaugurazione della Sagra tra oro giallo (la polenta), musica (Keep Live, Cuore d’Italia band, Li’ Pistacoppi ‘sfiorati’ involontariamente dalla querelle sferisteriale  Opposizione comunale-Gigi D’Alessio-Vincenzo De Luca e ritorno). Ancora: tra i vari tornei di carte, i 120 drivers del 18. Vesparaduno-4. Memorial Don Giuseppe Branchesi. Tutto sull’onda del sold out.

Unica nota stonata tuttavia non certo a causa delle note intonatissime di ‘Cuore d’Italia band’: lo stato di smarrimento sul far della notte dell’amatissima testimonial della Sagra. A soccorrere Viola frastornata dalla musica moderna, invece cosi’ coinvolgente per gli umani, e’ stato Gabriele. Abbracciando la cagnetta adottata da tutta S.Maria in Selva, l’ha condotta ‘in sicurezza’, ovverossia in luogo insonorizzato. 

La Sagra riaccende intanto i…motori nel suo secondo ed ultimo week sabato e domenica prossimi. In cartellone l’orchestra di Roberto Carpineti, La Martinicchia e il 2. Raduno Fiat 500. Buona polenta a tutti.

(foto di Genesio Medori e Mandino Tiburzi)

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