Il sostegno del sindaco nei confronti dei lavoratori
Con il piano della Beko a rischio altri 400 posti di lavoro a Fabriano, “l‘ennesimo dramma sociale“, secondo i rappresentanti dei sindacati di categoria Fim Cisl Fiom Cgil e Uilm Provinciali di Ancona e le Rsu Impiegati.
Per venerdì 28 novembre è stato proclamato uno sciopero da parte dei colletti bianchi della sede di Fabriano, dalle 11 alle 12 con un’assemblea con presidio davanti la sede di Beko di viale Aristide Merloni.
“Nella sede impiegatizia di Fabriano – ricordano i sindacati – avverrà il più importante taglio, di fatto sono previste le chiusure di enti e il depotenziando di funzioni, si immagina che dei circa 550 impiegati siano a rischio i posti di lavoro di oltre 350 di questi“.
Secondo le parti sociali riporta l’Ansa, “da anni le sedi impiegatizie sono continuamente smantellate dalle ‘ristrutturazioni’ attraverso licenziamenti operati prima da Indesit, poi da Whirlpool e oggi da Beko, con la perdita di eccellenze professionali e innovazioni che per riflesso indeboliscono il territorio regionale e nazionale”. Da qui, lo sciopero del 28 novembre “per manifestare tutto il loro dissenso contro il piano scellerato della multinazionale e per chiedere alle istituzioni, ai sindaci del territorio, alla regione Marche e Governo di mettere in campo tutte le azioni necessarie, compresa l’annunciata “Golden Power” per evitare quest’ennesimo disastro industriale italiano“.
Il sostegno del sindaco Daniela Ghergo nei confronti dei lavoratori. “Ci aspettano settimane difficili per il lavoratori e il futuro della nostra città – ha affermato il sindaco Daniela Ghergo – voglio rassicurare i miei concittadini, l’Amministrazione c’è e continua a fare il suo lavoro. I momenti difficili possono essere affrontanti e superati solo da comunità coese e unite dove il distinguo e i particolarismi lasciano il posto al perseguimento del bene di tutta la comunità. E noi siamo una comunità unita. Lo dimostra la partecipazione e la solidarietà nei confronti dei lavoratori che rischiano di perdere il posto di lavoro sia con il Gruppo Fedrigoni sia Beko. Così possiamo salvarci. Serve un patto per la città ma serve un patto per la città che vuol dire ritrovarsi insieme uniti nelle lotte che contano. Scendete in piazza alla manifestazione sindacale regionale”.